Scoperta di un’agenzia interinale abusiva e di decine di lavoratori in nero impiegati in due hotel della riviera riminese; sono intervenuti la guardia di Finanza di Rimini in collaborazione con i funzionari dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Inps.

“In questi giorni s’è data notizia delle sanzioni e della procedura per recupero crediti che sono state irrorate alle società inadempienti, come risultato di un’indagine che era scattata alla fine della scorsa stagione balneare. Siamo alla vigilia della nuova stagione estiva e dunque – al di là del lodevole attività di indagine delle forze dell’ordine e degli organismi preposti – emerge più che evidente che si rendono necessari interventi più rapidi contro ogni irregolarità e violazioni che danneggiano gravemente gli imprenditori che rispettano le regole e pagano le tasse” commenta il nostro segretario provinciale della Ugl Terizario Ravenna Giuseppe Greco. “E non è più ammissibile il solito e continuo rimpallo di responsabilità che in casi simili si ripropone, sviando il problema di fondo senza che si trovino e si adottino le soluzioni auspicate. Garantire diritti e dignità ai lavoratori stagionali vittime di questi pseudo imprenditori è per noi una priorità e dunque sono necessarie soluzioni più drastiche. Noi chiediamo la sospensione immediata e fino a un tempo minimo di 3 mesi dell’attività nel caso sia accertati lavoratori ‘in nero’, fermo restando le sanzioni amministrative previste dalle leggi vigenti” – “Chiediamo siano garantito a chi ha subito episodi di sfruttamento da lavoro nero l’immediato accesso alla Naspi, a prescindere dai contributi utili, al fine di farli rientrare al più presto, nel circuito produttivo. Inoltre, devono essere affrontati i temi dell’orario di lavoro giornaliero/settimanale, il riposo domenicale e festivo che deve essere garantito anche al lavoratore stagionale ad alternanza. Riteniamo inammissibile che il lavoratore non possa riposare la domenica o nei giorni festivi nell’intero arco della stagione estiva. Più diritti e tutele certe permetterebbero di allontanare il lavoratore da condizioni “usuranti” o dal ricatto del sommerso” afferma ancora Giuseppe Greco